domenica 29 marzo 2015

“Il Baco da Seta”, Robert Galbraith

Cormoran Strike ritorna dopo il successo de “Il richiamo del cuculo”. Sono passati alcuni mesi da quando il detective ha risolto il misterioso caso Lula Landry, la supermodella londinese precipitata dal balcone di casa propria. La fama acquistata grazie al caso Landry lo ha aiutato a espandere la propria clientela, a sistemare le proprie finanze, e così facendo ha potuto offrire un posto fisso alla fida e brillante Robin, la segretaria che lo ha aiutato in precedenza. Le loro esistenze stanno lentamente tornando alla normalità, da quando l’interesse della stampa è calato. Robin sta per sposare Matt, nonostante le divergenze che riguardano il lavoro della ragazza, che il fidanzato non approva; Cormoran ha finalmente un appartamento, si occupa di più del proprio moncherino, ha molto lavoro, per lo più amanti, mogli e mariti fedifraghi da sorvegliare, e sta dimenticando Charlotte, dopo sedici anni di burrascosa relazione. Un giorno la tranquilla routine del detective e della sua assistente viene sconvolta dall’arrivo in ufficio di Leonora Quine, che denuncia la scomparsa del marito, lo scrittore Owen Quine. L'uomo si è dato alla fuga dopo una furiosa lite pubblica con la sua agente, a causa del suo ultimo libro, Bombyx Mori, il baco da seta, un romanzo crudo e allegorico in cui lo scrittore si dipinge come vittima di una serie di personaggi, in cui sono facilmente individuabili persone autorevoli dello scenario editoriale londinese: oltre alla moglie e all’amante, Kathryn Kent, infatti Quine deride e accusa la propria agente, Elizabeth Tassel, il suo editor, Jerry Waldegrave, l’editore, Daniel Chard, e un famoso scrittore di fama internazionale, Michael Fancourt, suo acerrimo nemico da anni. Il libro non ha visto le stampe, a causa del suo contenuto volgare e diffamatorio, ma l’intero panorama editoriale e culturale londinese ne parla, proprio per via delle dure accuse che Quine, allegoricamente ma non troppo, lancia a coloro che considera i fautori della propria sfortuna letteraria. Il romanzo si conclude con i sette personaggi che Bombyx Mori incontra lungo il suo viaggio che lo uccidono e fanno scempio del suo corpo, banchettando della sua carne. Cormoran inizia la ricerca, tentando di capire meglio Quine, un narcisista eccentrico e piuttosto perverso, e di carpirne i segreti attraverso i reticenti racconti della moglie, i pettegolezzi e le mezze verità degli addetti ai lavori della sua casa editrice. Ma la situazione precipita quando il corpo di Quinde viene ritrovato, orribilmente mutilato e sventrato, come quello del protagonista del suo romanzo. Tutti gli indizi portano a Leonora, ma l’istinto di Strike lo spinge a indagare, per tentare di risolvere un mistero sempre più fitto. Chi poteva conoscere il finale di un libro tenuto segreto? E chi odiava Owen Quine a tal punto?
J.K.Rowling torna a scrivere sotto lo pseudonimo di Robert Galbraith e torna con un giallo molto ambizioso. Caduta la maschera di anonimato che l'aveva protetta all'uscita de "Il richiamo del cuculo", le aspettative erano tante, soprattutto tra i suoi fans. E queste probabilmente rimarranno solo parzialmente soddisfatte. La Rowling scrive bene, come già detto in precedenza dopo l'uscita de "Il seggio vacante", ha un'ottima capacità di descrivere i personaggi, di renderli umani e vivi. La narrazione è piena di ritmo, difficilmente ci si stacca dal libro prima del finale. Ma l'opera è forse un po' troppo pretenziosa nell'insieme. Mette moltissima carne al fuoco che però poi viene un po' dimenticata (io sono checoviana, se nella prima scena del dramma, c'è un fucile appeso alla parete, questo dovrà sparare nell'ultimo atto). Forse ambientare un giallo nel mondo dell'editoria è un po' pericoloso, visti i complessi meccanismi che la regolano, anche se è molto interessante la critica che la Rowling rivolge ai propri colleghi e collaboratori (con meno volgarità e più classe del Bombyx Mori di Quine, ma anche lei pare togliersi qualche sassolino dalla scarpa). Di certo è un poliziesco molto piacevole seppur con qualche pecca narrativa, ma forse meno riuscito de "Il richiamo del cuculo".

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